«Tu non devi sapere niente, solo che io ti amo. Io invece debbo sapere, solo se io ho la tua anima».
Langhe, tempo di Resistenza. Fenoglio racconta temi a lui molto cari: le guerre partigiane, la Storia pubblica e militare, gli scontri a fuoco, i movimenti delle truppe e delle bande fasciste e antifasciste, la crudeltà e la morte che ne consegue. Ma non è tutto. A questo si intreccia una storia piú piccola, piú personale e intima, eppure vissuta in modo non meno tragico, che vede protagonista il giovane Milton, studente universitario ed ex ufficiale che milita nelle formazioni autonome.
Innamorato di una ragazza torinese di nome Fulvia e spinto dalla nostalgia, decide di tornare a visitare la villa di Alba nella quale lei – da sfollata – si era dovuta trasferire e che era stata teatro dei loro incontri amorosi. Viene però a sapere dalla custode una verità che lo scuote nel profondo: Fulvia è innamorata del partigiano, nonché amico, Giorgio. La gelosia di Milton si accende e con essa tutto il romanzo, in una corsa sempre piú frenetica alla ricerca del rivale – nel frattempo catturato dai fascisti – e della verità.
Un racconto trascinante e ipnotico, una storia che racconta il conflitto, non solo esterno ma soprattutto interno, e che non è cronaca di guerra ma è piuttosto indagine profonda di temi esistenziali e umani.
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Dal romanzo i fratelli Taviani hanno tratto un film, nelle sale dal 1 novembre 2017:
Gabriele Pedullà racconta il romanzo su Rai Letteratura:
Guido Chiesa ha realizzato un documentario sulla vita di Beppe Fenoglio: