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«Il mio tempo non mi ha messo alle strette, alla prova»: è da qui, per contrasto, che nasce la curiosità e la volontà di raccontare storie di esseri umani di fronte a un bivio. Che siano personaggi di storie inventate, di romanzi e di miti, o giovani temerari realmente esistiti, figure della filosofia e della grande letteratura – Kierkegaard, Melville, Gobetti, Benjamin, Calvino – tutti sono alle prese con decisioni drastiche, estremiste, e soprattutto durevoli. È grazie alle scelte che si diventa ciò che si è, che si decide il proprio futuro. E oggi? Di Paolo stimola un confronto generazionale: cosa vuol dire vivere in questo tempo? Oggi che la Storia non richiede piú delle decisioni nette, che si vive in una libertà sempre maggiore, esposti a un’infinità di opzioni evanescenti, le scelte sono state svuotate di ogni urgenza, lasciandoci in balìa dell’indifferenza e del narcisismo di massa. E allora è ancora possibile accettare il rischio di prendere decisioni radicali e percorrere una strada fino in fondo?
Leggi un estratto.
«Pagine che hanno un respiro filosofico, un carattere introspettivo e un inconfondibile tratto narrativo» (Donatella Di Cesare, «Corriere della Sera»).
«Un libro necessario, un vero e proprio ragionare sulla possibilità o non possibilità di scelta dell’uomo di oggi» (Romana Petri, «il Messaggero»).
«Paolo di Paolo esplora gli spazi che oggi trova dinnanzi a sé il verbo “scegliere”, sempre più frequentati da quello che è possibile chiamare dubbio» (Armando Torno, «Il Sole 24 ore»).
«Un saggio orecchiabile come una canzone. Si legge d’un fiato, magari nel tempo breve di un viaggio in treno. Ci siamo dentro tutti, noi e le nostre inquietudini. Noi e il nostro tempo, quello dei nostri figli e nipoti. Il tempo che stiamo attraversando. Adesso» (Michele Lauro, «Panorama»).
L’intervista per TV2000:
Lo scrittore parla del libro a Radio Città Futura e a Fahrenheit.
La presentazione del libro al Circolo dei lettori di Torino con Marco Revelli:
