Nora KrugDiari di guerra

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La vita quotidiana ai tempi della guerra nei campi avversi, in Russia e in Ucraina. Dall’autrice di Heimat, un esemplare racconto illustrato.

Fin dai primi momenti del conflitto in Ucraina, Nora Krug ha intessuto un delicato rapporto con due persone non direttamente coinvolte nelle operazioni militari ma travolte dagli effetti della guerra. Parlando una volta la settimana con K., una giornalista di Kiev, e D., un artista di San Pietroburgo, Krug ha registrato per un anno quanto stava loro accadendo. I problemi legati alla quotidianità, cosa significa vivere costantemente la paura di essere bombardati, come cambiano i rapporti in famiglia, quanto è mutato il senso di appartenenza al proprio Paese. Da queste conversazioni è nata la cronaca di un anno difficile, il racconto drammatico di un’aggressione che ha messo in ginocchio tanto gli invasi quanto gli invasori.

«Come giornalista visiva ho la responsabilità di dire la verità e di documentare con rigore e sensibilità la prospettiva dei miei due protagonisti, anche quando non la condivido».

 

«Una storia complessa, articolata, raccontata con grazia ed eleganza fuori dal comune» (Igort).

«Un libro che i lettori non dimenticheranno» (Andrej Kurkov).

«Leggete questo libro straordinario» (Alison Bechdel).

«Un’opera complessa e raffinata. È la sintesi di una domanda che ci riguarda tutti: cos’è la nostra identità mischiata a quella del luogo da cui veniamo? Forse un parziale tentativo di risposta può essere questo: l’identità e il rapporto con la storia della propria terra possono essere definiti dalla sincerità con cui si è in grado di fare i conti con esse» (Francesca Mannocchi su «La Stampa»).

«Diari di guerra presenta l’orrore con grazia, nelle giornate diventate strisce dai colori tenui» (Tamara Baris, «Domani»).

«I Diari di guerra di Krug sono il tentativo di scoprire le colpe collettive e le colpe personali nelle scelte quotidiane» (Silvia Guzzetta su doppiozero.com).

Alcune pagine del libro: