Niccolò ZancanAntologia degli sconfitti

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Sui diseredati. Su quelle donne e quegli uomini poveri e impoveriti, esclusi dalla ricchezza e dal dibattito pubblico. Sui vivi a stento.

Sono vite che si muovono su un piano inclinato. Quando manca la prospettiva, esiste solo il presente, e ci si cade dentro come fosse un precipizio. L’affitto da pagare. La bolletta della luce. Trovare i soldi per il dentista e trovare un senso, un po’ di bellezza. Di mese in mese. Un eterno presente. Vite declinanti, senza riparo. Esistono i salvati e gli altri, questo libro è per gli altri. L’ex sindacalista della Cgil picchiata in strada per una questione di principio. L’aspirante giornalista pagato 3,30 lordi a cartella. Il ladro rimasto incastrato nel buco che stava scavando per fare un colpo a Roma. La barista di Portofino il cui stipendio mensile vale 340 bottigliette d’acqua, di quelle bottigliette che lei stessa porta in tavola. In un tempo in cui conta soltanto chi vince, e la vittoria consiste nell’arricchimento e nella notorietà, tutti gli altri perdono. E perdono anche il diritto alla soddisfazione, alla bellezza, alla pace. È saltato il paradigma che sorreggeva il secolo scorso. Niccolò Zancan racconta storie vere del nostro tempo, con l’urgenza della cronaca e la penna della poesia.

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«Se la poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere, come scriveva Calvino, quella di Zancan è una cronaca quasi poetica del presente: l’arte di far entrare anche gli “altri”, gli ultimi, gli sconfitti, i vivi a stento, in un libro. E dargli spazio» (Federica Bassignana, «Il Foglio»).

«Un libro indispensabile» (Giuseppe Montesano, «Il Mattino»).

«Zancan dà voce alle solitudini incontrate in questi anni, trasformandole in un coro di vivi che racconta la fatica del presente s0tto i colpi della precarietà» (Luca Rondi, altraeconomia.it).

Fabio Geda scrive sui social: «Zancan compone la sua Spoon River con ritratti indimenticabili di persone che sono poi le persone che aspettano in piedi con noi che il semaforo diventi verde, o che il numero sul display ci chiami allo sportello. Cittadini e cittadine. Uomini e donne. Giovani e anziani. Spesso ai margini del campo visivo».

Niccolò Zancan è stato ospite a Quante storie.