Liceo classico Alfieri, Torino
Classi: V Alfa e V G
Docente: Isabella Bruschi
Vita in famiglia fa riflettere sulla felicità e sulla tristezza che può colpire una qualsiasi famiglia. Del libro mi ha colpito il modo in cui Ajay, il fratello minore, reagisce al coma e poi alla morte del fratello, di come riesce a trovare la forza di andare avanti. L’incontro con la traduttrice Anna Nadotti è stato molto interessante, soprattutto perché è stata capace di rispondere alle nostre domande su parti poco chiare nel libro, ed esaustiva.
Ho trovato l’incontro con la traduttrice molto interessante. Mi è stato utile per comprendere alcuni aspetti del libro che non avevo colto, o che avevo interpretato in modo diverso. La traduttrice è stata molto abile nel creare un ambiente nel quale ognuno si sentisse libero di fare domande e interventi. Il mestiere di traduttrice, del quale prima dell’incontro non avevo molte informazioni, si è rivelato essere diverso dalle mie aspettative. È un lavoro molto interessante e non facile, in quanto spesso, per trovare la parola giusta da usare per descrivere ad esempio le emozioni di un personaggio, è necessario immergersi a tal punto nel racconto da provare gli stessi sentimenti. Mi piacerebbe molto avere l’opportunità di poter partecipare ad altri incontri in futuro.
Credo innanzitutto che la traduttrice sia una persona con una mente aperta e soprattutto sensibile ed empatica, poiché, traducendo le storie di altri autori, è riuscita a trarre del dolore di cui poi ha usufruito nello svolgimento del lavoro. Essendo simile a lei, mi ha resa partecipe in un certo senso della sensazione che è solita a provare. Trovo che sia strano da una parte, ma affascinante dall’altra, pensare all’intensità o al sentimento con cui viene descritta una determinata azione o riflessione, e cercare di riprodurlo alla stessa maniera, ma utilizzando un’altra lingua, magari totalmente differente o priva di significati affini. Inoltre, durante la conferenza si è creata un’atmosfera serena, che ha permesso a ognuno di esprimere la propria opinione o fare domande, grazie anche al suo sapersi porgere verso noi studenti.
Ci è piaciuta molto l’interattività dell’incontro e la sua disponibilità ad ascoltare ogni nostra domanda, mettendo a nudo la passione per il suo lavoro. È riuscita a stimolare la nostra curiosità e a mantenerci interessati per tutta la durata dell’incontro.
Quest’incontro con la traduttrice Anna Nadotti riguardo al libro Vita in famiglia di Akhil Sharma è stato per noi molto prezioso e stimolante. In particolare abbiamo apprezzato la sua accuratezza nel descrivere e riproporci i dettagli piú significanti del libro, mediante la lettura di alcuni passi. Ci è sembrato davvero che, traducendo, abbia lei stessa rivissuto la storia. Inoltre di particolare interesse è stata la spiegazione del suo metodo di traduzione, molto preciso come dimostrato dal fatto di aver notato persino delle incongruenze fra le età dei due fratelli. Ripeteremmo questa esperienza molto volentieri.
Siamo rimasti molto colpiti ascoltando le parole della traduttrice Anna Nadotti riguardo a un romanzo nel complesso emozionante, coinvolgente e commovente. Dal suo discorso abbiamo potuto notare la passione che lei prova per il suo lavoro, dimostrando quanta cura e dedizione siano necessarie per la buona traduzione di un libro. Pertanto ci riteniamo fortunati di aver partecipato ad una conferenza che ci ha permesso di conoscere e di ammirare la sua professionalità.