Liceo scientifico E. Fermi, Bari
Classe: III L
Docente: Agnese Gianeselli
Chiara Valerio, una donna esuberante, una personalità carismatica: impossibile annoiarsi. Flusso di concetti, parole che si rincorrono e che si incastrano le une con le altre, treno ad alta velocità che si ferma quando necessario, fa scendere i passeggeri, ne fa salire altri, persino gli stessi appena scesi, affascinati dal desiderio di continuare il viaggio. Fiume che scorre e ti trasporta con l’energia della sua corrente: se ti distrai è perché ti senti coinvolto, ci stai dentro tanto che non puoi trattenerti dal dirlo al vicino di sedia.
Chiara Valerio ci avvicina ad un nuovo modo di intendere la matematica, la letteratura, la fisica, la scrittura, la filosofia, l’arte e – per dirla in una sola parola – la vita: tutto attraverso il racconto di se stessa, attraverso una forma mista fra biografia (i libri come misura del tempo, anche del suo) e saggistica (le cose sono vere o false in base a ciò che c’è intorno).
Chiara Valerio ci apre un nuovo mondo quando ci dice che alla base della conoscenza c’è l’intenzione di capire. E proprio la matematica ci aiuta a capire che se non fallisci non hai fatto nulla, che il fallimento ti rende umano, che se non capisci c’è sempre un difetto nel punto di vista.
E, se come lei dice, per amore si compiono i gesti, Chiara Valerio ci ha firmato ad uno ad uno il suo Storia umana della Matematica pensando per ciascuno di noi una dedica che fosse solo nostra.
Fra le tante:
A MicheleLopez, tutto attaccato come in un #hashtag.
A Christian, che impressione si prova ad avere un nome che non finisce per vocale?
A Ginevra, (quando una ha un nome così bisognerebbe sempre firmarsi in modo accorto, Auguri!) Lancillotto.
A Verdiana, dissi quante altre parole può aggiungere alle mie!
Ad Angelica, le cose sono complesse oppure non sono. Le cose sono facili oppure non sono. Scelga lei.
Chiara Valerio sembra conoscerci da sempre. Sorprendente anche nelle dediche.