Beatrice SalvioniLa Malnata

IIS N. Pellati, Nizza Monferrato (AT)
Classe: II F, III CL
Docenti: Elena Fassio, Davide Salatino

Può un’amicizia indissolubile spingere due ragazzine a ribellarsi a un’ingiustizia? Il libro La Malnata ci risponde che sí, ci sono rapporti destinati a nascere nonostante le differenze, le divergenze e i giudizi degli altri e quello tra Maddalena e Francesca è uno di questi casi.

Siamo a Monza nel 1936, in epoca fascista, e la voce narrante è quella di Francesca, educata a rispettare le regole e a stare lontana dalle “brutte compagnie”, da brava adolescente cresciuta in una famiglia che appoggia e partecipa alle adunate in divisa volute dal regime. Poi c’è Maddalena, detta la Malnata, poiché si vocifera che porti sfortuna, figlia di una famiglia modesta, forte e fragile allo stesso tempo. «Io non ho paura di niente!»: questo è il motto di Maddalena e saranno queste parole a portare Francesca in un mondo nuovo, dove non esistono regole, dove non bisogna per forza essere perfette e dove anche una semplice sbucciatura a un ginocchio può diventare un simbolo di libertà e non qualcosa per cui essere rimproverate e punite.

Durante la lettura ci siamo ritrovati in molti dei personaggi delle storia e questo ci ha fatto sentire parte della vicenda narrata. Abbiamo conosciuto Noè, ragazzo maltrattato dal padre fruttivendolo che, nonostante l’esempio del genitore violento, riesce a maturare un proprio pensiero e un modo genuino di vedere le cose: sarà egli uno dei pochi, con Francesca, a chiamare Maddalena con il suo nome. Insieme a lui c’è Ernesto, il fratello di Maddalena, vittima come Noè d’ideali che non condivide ma, come l’amico, rassegnato all’idea di non essere in grado di cambiare il mondo, né di sfuggire al destino (una volta partito per la guerra non farà mai piú ritorno). E poi incontriamo Matteo, figlio di un comunista, e Filippo, cresciuto in una famiglia fascista: entrambi, pur provenienti da contesti ideologicamente opposti, sono convinti che l’onore si possa ottenere solo uccidendo il nemico, eppure, forse per spirito di ribellione, saranno comunque anch’essi tra i pochi amici della Malnata.

Questo libro ci ha presentato un mondo che non abbiamo vissuto, ma che sicuramente non dovremmo dimenticare; e domandarci: ma quanti, tra di noi, sono veramente come Francesca, Maddalena, Noè, Matteo…? Noi abbiamo provato a darci una risposta leggendo questo romanzo, ma adesso… tocca a voi!

CarolaMeri