Liceo scientifico Carlo Cafiero, Barletta
Classe: I C
Docente: Silvia Grima
«Erano stati loro a dirmelo, che anche quando non ci si vede proprio piú, c’è sempre un lampo di luce che riesce a penetrare le palpebre, perché la retina ricorda ancora».
Livia è una ragazzina che nel pieno della sua adolescenza deve superare un grande ostacolo: la scoperta di una rara malattia agli occhi che la porterà alla cecità. Ognuno di noi nella propria vita ha qualche difficoltà e di qualunque entità esse siano si arriverà sempre a farci i conti. Infatti Livia inizialmente non dà peso al suo problema e tenta di farsi vedere agli occhi degli altri “normale”. Ma per quanto avesse cercato di tenerlo lontano arriva il momento in cui si rende conto della gravità della situazione e tutto sembra caderle addosso. Oltre allo scontro con la malattia, deve riuscire a non perdere di vista il mondo che la circonda e dunque tutto ciò a cui si è interessati a quest’età. Ma nonostante gli ostacoli e le cadute ci si rialza sempre: la ragazza infatti riesce a prendere forza e a normalizzare la sua diversità.
La storia di Livia è una metafora della vita di tutti noi e in particolare degli adolescenti: ambientato in questa fase della vita, infatti, il libro tratta argomenti e avvenimenti familiari a noi giovani lettori, soprattutto la paura di non farcela quando ci si trova dinanzi ai problemi. Quindi il consiglio che noi vogliamo dare è di affrontare la lettura cercando di immedesimarsi il piú possibile nel personaggio di Livia e cogliere la sua tenacia e forza di volontà nel superare le difficoltà.
Anna e Luca
Lavoro grafico realizzato con la tecnica del caviardage da Giulia, Savino e Vittorio.