Liceo scientifico Leonardo da Vinci, Salerno
Classe: IV B
Docente: Daniela Giacomarro
Una specie di follia è un thriller con una buona dose di mistery, caratterizzato da tante storie che si intersecano tra loro rispetto alla struttura principale: l’omicidio di Deborah Schneider. Lo scenario è quello delle vacanze di Natale a Three Pines, un piccolo villaggio nel Quebec, in Canada, dove ci si dedica a sciare, bere cioccolata calda nei Bistrot e i bambini a divertirsi con gli slittini, le palle di neve o a pattinare sul ghiaccio.
La pandemia è finita e la gente avverte il bisogno di riprendersi la propria vita, di incontrarsi, di parlare, di ridere, di allontanare da sé, il piú possibile, la morte che ha portato via familiari e amici, ma l’atmosfera tranquilla e gioiosa del villaggio innevato è scossa dall’arrivo della professoressa Abigail Robinson, illustre e stimata direttrice del Dipartimento di Statistica di una prestigiosa università, nell’ovest del Canada, che, presenziando a conferenze in tutto il paese, con i suoi dati e diagrammi, auspica l’arrivo di giorni migliori. Il suo messaggio è riassunto in tre parole «Andrà tutto bene».
La Robinson, però, in nome della salvezza dell’umanità, ventila l’ipotesi di «eliminare» anziani, fragili e bambini nati con malformazioni. Da qui il romanzo prende forma e fa affiorare tematiche importanti che scuotono le coscienze, che superano il confine tra scienza ed etica, scavando nei sentimenti, nelle convinzioni, negli stati d’animo di tutti noi.
I personaggi che si incontrano nelle pagine del romanzo sono figure complesse e al tempo stesso fragili, ognuno con un suo lato scuro: intellettuali, uomini e donne di cultura, scienziati, ciascuno con un segreto da tenere ben nascosto e da non rivelare, piuttosto da dimenticare. Persone disposte a qualsiasi cosa pur di ottenere e conservare il potere.
E poi c’è il commissario Armand Gamache, capo della sicurezza, buon padre e nonno affettuoso, ottimo marito, arguto poliziotto, incaricato di garantire la tranquillità e l’ordine presso l’università locale proprio in occasione della conferenza della professoressa. Gamache ha una nipotina affetta dalla sindrome di Down, Idola, che deve proteggere proprio dalle statistiche della Robinson, secondo le quali la bambina è un costo inutile per la società: è tormentato e combattuto tra il suo dovere di poliziotto e il dissenso verso le teorie dell’illustre professoressa. Tuttavia, pur adoperandosi al meglio, Gamache non potrà impedire che avvenga un inaspettato omicidio.
Louise Penny, in questo suo libro, al di là del giallo accattivante dalla trama molto articolata, che si amplia in numerosi flashback e si arricchisce del vissuto dei protagonisti, spinge il lettore a profonde riflessioni che coinvolgono diversi aspetti della vita sociale e lo inducono a considerare che le risultanze scientifiche possono essere equivocate, distorte e addirittura utilizzate per finalità personali, eticamente non edificanti.
Francesca