Liceo Leonardo da Vinci, Arzignano
Docente: Chiara Signorini
Il rosmarino non capisce l’inverno racconta frammenti della vita di alcune donne, tutte eccezionali nella loro ordinarietà. Ogni capitolo narra una storia carica di un dolore che, però, non diventa mai la scusa per arrendersi, ma lo stimolo per resistere e costruirsi una seconda possibilità.
Tutte le storie sono collegate tra loro grazie a Mira, una donna forte e gentile, che entra nelle vite di ciascuna senza far rumore, ma, nonostante ciò, diventa una figura di riferimento. Nel romanzo troviamo frammenti di vita che ogni donna può conoscere. Infatti, le protagoniste non sono delle eroine, ma semplicemente persone che vivono la quotidianità, affrontando debolezze, fragilità, speranze, sogni ed errori.
A primo impatto il racconto può sembrare superficiale o confusionario, ma, dopo un’attenta analisi, si può capire come, in realtà, sia completamente l’opposto. Nel testo, infatti, si parla di tematiche attuali, che riguardano tutti noi: la solitudine, la vecchiaia, la malattia, il lutto e, soprattutto, l’amore, per la propria anima gemella, per gli amici e per i propri familiari.
Bussola esplora un mondo a lui sconosciuto, ma ci fa capire l’importanza di essere noi stesse con le nostre debolezze e fragilità, insegnandoci che non bisogna mai soffocare i propri bisogni per pensare a quelli degli altri. Il titolo è un’allusione alla forza delle donne: come il rosmarino resiste all’inverno e rinasce nella bella stagione, cosí le donne superano i problemi della vita, riuscendo ad andare avanti e, a volte, a ricominciare da zero.