Maura GancitanoSpecchio delle mie brame

16+

L’idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un’epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile.

Qui sta il punto: l’idea di bellezza ha subito con la società borghese uno spostamento di significato, da enigma a modello standardizzato che colonizza il tempo e i pensieri delle donne, facendole spesso sentire inadeguate. Il risultato è che viviamo in un tempo in cui le persone potrebbero essere finalmente libere, ma in cui, al contrario, ha valore e dignità solo ciò che risponde a determinati parametri.

In questo libro Maura Gancitano racconta la storia di un mito antico quanto il mondo e ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell’antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un’illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.

Leggi un estratto.

«Una riflessione preziosa che invita a ripensare la bellezza al di là dei canoni e del mito della perfezione» (Roberto Saviano).

«Maura Gancitano ci aiuta ad attraversare lo specchio che ci intrappola e a scoprirci come soggetti pensanti, desideranti, vivi, e non come oggetto di stereotipo o di apprezzamento altrui» (Valeria Parrella su «Grazia»).

«Un libro che è un invito ad amarsi» (Silvia Nucini, «Vanity Fair»).

Su «The Post Internazionale» l’intervista di Flavia Piccinni.

Maura Gancitano è stata ospite al programma di Rai 3 Quante storie:

L’autrice si racconta su «Vanity Fair»: