IISS Cezzi De Castro Moro, Maglie (LE)
Classe: IV A CAT
Docente: Elena Tamborrino
L’amore che un bambino può donare è speciale. Questa è la storia di Niccolò, un giovane di venticinque anni, alle prese con Lorenzo, il bambino della sua compagna Simona, partita per esaudire i suoi sogni da attrice.
A fatica Niccolò cerca di instaurare un rapporto con Lorenzo, che ha solo quattro anni e che gli è stato affidato pur non avendo egli un ruolo preciso nella vita del bambino. Tuttavia i due si avviano a una routine nella quale entrambi trovano un equilibrio, sperimentando un modo di vivere completamente nuovo. La «normalità» di Niccolò e Lorenzo è interrotta dall’arrivo dall’Argentina di Andrès, padre naturale del bambino, un tipo positivo e allegro che destabilizza le regole che Niccolò tenta di imporre al ménage.
Lorenzo è una figura centrale della storia, che si assume come modello di tutti i bambini, soprattutto per la particolarità dei comportamenti e del modo di pensare. Spesso ha un atteggiamento molto maturo verso alcune situazioni: pur rimanendo il bambino di sempre, con i suoi capricci e le sue ingenuità, ha delle uscite che dimostrano inaspettatamente una maturità che va oltre i suoi quattro anni.
«Non avevo mai vissuto un’estate senza discoteche e aperitivi al tramonto» e questo aspetto apparentemente banale della nuova vita di Niccolò rappresenta un profondo cambiamento, che fa molto riflettere su come a volte la vita e le abitudini di ciascuno di noi possano cambiare da un momento all’altro, per qualsiasi motivo. Nel caso di Niccolò, una quasi paternità piovuta dal cielo, da un giorno all’altro, sovverte la gerarchia di valori che il giovane ha avuto fino a un certo momento della sua vita e lo costringe a un adattamento al quale mai avrebbe potuto pensare, dimostrando tuttavia una grande resilienza, sorretta dall’amore verso Lorenzo.
L’autore è in grado di far rivivere al lettore ricordi della propria infanzia, in più occasioni: è facile sentirsi vicini a Lorenzo, quando voleva guardare i cartoni tutto il giorno, o quando scriveva emozionato la letterina a Babbo Natale. «Tu ce l’hai un’innamorata?» questa frase ha unito i nostri ricordi passati e le nostre esperienze presenti. Tutti almeno una volta ci siamo sentiti rivolgere questa domanda e col passare degli anni la nostra risposta cambia, e continuerà a cambiare. Nel libro si mette a confronto la risposta di un bambino di quattro anni con la risposta di un ragazzo di venticinque. In questo confronto ci siamo resi conto di non essere piú tanto bambini e abbiamo iniziato a capire le scelte e i sentimenti di Niccolò. In altri momenti poi ci siamo rivisti in ciò che pensavano Niccolò e Andrés, nella difficoltà del farsi voler bene da un bambino che vive lontano dalla madre e di inserirsi nel mondo di recite e asili, lontanissimo da quello dei giovani adulti protagonisti della storia.
Questo libro è stato in grado di farci vivere le emozioni di una famiglia strana, assolutamente non convenzionale, ma piena di amore e di affetto per il piccolo Lorenzo. Pur comprendendo i sentimenti di Niccolò, la storia ci ha lasciato con un finale che nessuno di noi si sarebbe aspettato e che dimostra una scelta consapevole da parte di un giovane ormai definitivamente uomo.
Dafne, Luca, Gabriele, Gioele, Martina, Andrea