Nessun autore è famoso come Charles Dickens, nessun racconto è conosciuto come il Canto di Natale: il vecchio Scrooge ha passato la vita ad accumulare ricchezze e la notte della Vigilia riceve la visita di tre spiriti che lo conducono in un viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Questa visita lo metterà di fronte alla realtà dei fatti, quella di essere diventato un vecchio avido, solo e odiato da tutti, e lo trasformerà nel profondo. Ma questo non è che il primo di una serie di racconti che il grande scrittore dedicò al periodo più lieto dell’anno, con un successo clamoroso e mai interrotto.
Eccoli quindi raccolti tutti e cinque nello stesso volume: Canto di Natale, Le campane, Il grillo del focolare, La battaglia della vita, Il patto col fantasma. Racconti per il Natale (piú che racconti sul Natale) in cui Dickens affrontò temi sempre diversi – dall’altruismo come missione al sacrificio in nome dell’amore, dalla dignità di ogni creatura alla necessità della memoria – ma accomunati da un’unica, irripetibile magia: quella di mostrarci la vita com’è, facendoci sentire, alla fine, migliori.
«Con gli Spiriti non ebbe mai piú a che fare, ma rimediò con gli uomini, e di lui si disse sempre che al mondo non c’era un uomo che sapesse festeggiare meglio il Natale».
Numerosi sono stati gli adattamenti cinematografici di Canto di Natale. L’ultimo è quello prodotto dalla Walt Disney Pictures nel 2009: