Vittorio LingiardiCorpo, umano

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Autobiografico e psicoanalitico, medico e immaginifico, questo libro concepito in tre stanze – il corpo ricordato, il corpo dettagliato, il corpo ritrovato – ci accompagna in un viaggio avventuroso all’interno del corpo, celebrando la sua fisicità senza separarla dalla sua poetica. Il sangue e le cellule, i simboli e i ricordi.

Con le spiegazioni della scienza, le immagini dell’arte, le parole della letteratura, Vittorio Lingiardi racconta la vita del corpo che è «il nostro io, ma anche il primo tu». Nella sua pratica clinica, nell’esercizio della cura, ne ha ascoltati molti, di corpi. La ricerca del contatto e dell’attaccamento, il tumulto dell’adolescenza, l’esperienza della malattia, il risveglio del desiderio, le metamorfosi del genere. Ma anche i sintomi e i silenzi: il taglio sulle braccia che attenua il dolore mentale; le ossa appuntite dell’anoressia; i muscoli gonfi della vigoressia; lo sguardo dismorfico che vede un difetto dove non c’è; il panico che simula l’infarto. Il nostro corpo ci segue e ci accompagna, sa consolarci, può essere nemico. È un laboratorio alchemico capace di apparizioni infinite: anatomico, fisiopatologico, sociale, politico, religioso, estetico, nudo, vestito, danzante, energico, stanco. Corpo, umano è un’evocazione, una ricostruzione idiosincratica e incantata. Dove pagina dopo pagina, organo dopo organo, affiora la consapevolezza che, anche quando rischia di svanire, l’unico modo per ritrovare il corpo è raccontarlo.

 

Corpo, umano è vincitore del Premio Bagutta 2025.

«Una storia sentimentale della nostra anatomia» (Concita De Gregorio, «la Repubblica»).

«Un affascinante viaggio a piú voci, un libro in tre movimenti narrativi che mescola medicina e vissuto dell’autore, poesia e arte» (Francesco Musolino, «Il Messaggero»).

«Un libro bellissimo» (Valentina Furlanetto, «Il Foglio»).

«Se a diciotto anni, invece dell’Uomo senza qualità di Robert Musil avessi letto Corpo, umano di Vittorio Lingiardi, credo che sarei stata una persona piú contenta e consapevole» (Daria Bignardi, «Vanity Fair»).

«Vittorio Lingiardi dà vita a una festa di saperi e significati, riconciliando scienza e intelligenza poetica». Su «7 – Corriere della Sera» Jonathan Bazzi intervista l’autore.

«Il corpo ha una profonda dimensione letteraria e simbolica. Ogni parte del corpo è un distretto anatomico e fisiologico, ma anche un luogo dell’identità, dell’immaginazione e del linguaggio. Per non parlare della dimensione politica», cosí racconta l’autore su «la Repubblica».

Vittorio Lingiardi a Metropolis extra:

L’autore è stato ospite a Quante storie e a Di buon mattino: