Giacomo MazzariolFarsi un’idea degli Stati Uniti

Cari studenti e studentesse,

so che la letteratura che si studia a scuola spesso ci può sembrare distante e pesante. È importante quindi leggere dei libri che parlino alle vostre vite giovani e che vi diano l’impressione di conoscervi piú di voi. Per questo state attenti anche agli stimoli esterni che vi portano fuori dai programmi, perché lí potrete trovare ottimi compagni di avventura. I libri sono in grado di definire la nostra personalità e il nostro carattere e non ci sono storie piú potenti di quelle che si leggono alla vostra età.

Sono quasi sicuro che nella vostra esperienza quotidiana facciate esperienza della cultura pop o indie degli Stati Uniti. Esercita un tale fascino, dalla musica al cinema, dallo sport alla politica, che la sentiamo piú vicina di quanto non lo sia geograficamente. Taylor Swift, Billie Eilish, Timothée Chalamet e chi piú ne ha piú ne metta, quella terra è una fabbrica di idoli e ogni cosa grande che succede lí diventa epocale. Ecco che allora entrare davvero a contatto e guardare gli Stati Uniti con un’ottica piú profonda, ossia quella dei libri, può fornirvi un’immagine piú tridimensionale. I miei consigli, quindi, sono un modo per farvi ancora di piú un’idea dell’american way of life, che tanto ha condizionato le nostre vite, attraverso personaggi memorabili, che – se avrete la possibilità di andare –, cercherete senz’altro nei loro luoghi del cuore.

Chiedi alla polvere di John Fante è un libro che mi ha segnato. Un libro scorretto, graffiante, duro, ma pieno di fragilità del protagonista che fa tenerezza nei suoi deliri di onnipotenza. Da leggere con consapevolezza durante le scuole superiori. Racconta a suo modo l’immigrazione italiana nella ‘Merica, come si diceva da noi all’inizio del secolo scorso; quindi, è perfetto per iniziare il nostro viaggio. Siamo nella costa ovest, quella di Los Angeles.

Il giovane Holden di J. D. Salinger, invece, ci porta dalla costa opposta di New York. Il giovane Holden Caufield vive un viaggio di perdita dell’innocenza, di insicurezza, crescita, solitudine e dispersione che dura pochi giorni, ma in realtà l’autore riesce a raccontare tutte le nostre vite in quegli anni, attraverso una scrittura immersiva e simbiotica con l’eta del protagonista.

Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie offre una narrazione ricca e sfaccettata degli Stati Uniti, vista attraverso gli occhi di Ifemelu, un’immigrata africana dalla Nigeria per studiare all’università di Princeton, che ripercorre la storia d’amore con il suo compagno di liceo Obinze e che ci aiuta ad aprire gli occhi sui temi dell’identità, del razzismo e della diaspora.

Infine, se volete farvi un pensiero critico sullo stile di vita capitalistico e consumistico americano, che poi è anche il nostro, non potete non leggervi il brevissimo reportage Una cosa divertente che non farò mai piúdi David Foster Wallace. Ridere non è mai stato cosí fastidioso con i lussuosi sprechi dei ricchi americani, tutti da analizzare con ironia dissacrante.

Buon viaggio on the road coast to coast, o meglio, da costa a costa (intesa come dorso del libro).