Benedetta Tobagi Come mi batte forte il tuo cuore
«Hanno ucciso papà. Ma queste cose succedono nei film, non può essere vero. I compagni dell’asilo non mi credono. Allora insisto: “Hanno ammazzato papà, gli hanno sparato, bum! bum!, con la pistola” e mimo con le dita la forma dell’arma. Una P38».
Milano, 28 maggio 1980. Alcuni membri della «Brigata XXVIII marzo», formazione terroristica di sinistra, sparano a Walter Tobagi, una delle firme piú prestigiose del «Corriere della Sera», uccidendolo. Benedetta ha soli tre anni, conserva di lui qualche ricordo e una grande incolmabile mancanza.