Marcello FoisPietro e Paolo

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Sotto il cielo «rigido e impassibile» di gennaio, Pietro e Paolo, ormai uomini, si stanno per incontrare dopo tanto tempo. Lo sanno entrambi, sarà l’ultima volta. Prima erano inseparabili: Pietro figlio dei servi, Paolo dei padroni, un’adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una Sardegna selvaggia. I giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi Lucia, «una giovane acacia selvatica».

Quando Paolo viene chiamato alle armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si arruola anche Pietro, da volontario. Il suo compito è guardare a vista l’amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. «Non lasciarmi» chiede Paolo, e Pietro forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in Sardegna, cambieranno per sempre.

Leggi un estratto.

«I libri di Marcello Fois s’impadroniscono della volontà del lettore: è impossibile lasciarli senza aver letto l’ultima parola. E questo accade solo con i grandi narratori» (Luis Sepúlveda).

 «Marcello Fois, raccontando con il nuovo romanzo due “ragazzi del ’99”, trova il tono, il respiro del classico» (Paolo Di Paolo, «La Stampa»).

«Un romanzo commovente e feroce dedicato all’amicizia e alla fine dell’adolescenza, sullo sfondo sanguinante della Grande Guerra» (Filippo La Porta, «Robinson – la Repubblica»).

«Una scrittura nitida e controllata e una struttura assai ben giostrata nelle cadenze e passaggi» (Ermanno Paccagnini, «la Lettura – Corriere della Sera»).

«Un romanzo breve dove tutto sembra preludere a una vicenda dimenticata di tradimenti e rancori» (Gennaro Serio, «il Venerdí – la Repubblica»).

«Una narrazione a tratti fortemente lirica, a tratti scabra tanto quanto la guerra e le sue atroci conseguenze» (Gloria Ghioni, «Il Libraio»).

Pietro e Paolo è stato libro del giorno di Fahrenheit:

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Marcello Fois racconta il romanzo su TGCOM24: