Valerio Calzolaio, Telmo PievaniLibertà di migrare

16+

Le specie umane migrano da almeno due milioni di anni. Quando il clima diventò instabile, gli umani decisero di spostarsi, migrare, andare sempre piú in là. Dall’Africa al Medio Oriente e da lí verso Asia ed Europa. Il risultato è stato l’arricchimento delle popolazioni umane: fughe, ondate, convivenze, selezione naturale, sovrapposizione tra flussi successivi, conflitti tra diverse specie umane, fino a Homo Sapiens.

Il cervello è cresciuto e con esso la flessibilità adattativa e la capacità migratoria. Gli esseri umani sono evoluti anche grazie alle migrazioni: questa è una delle ragioni per cui è necessario garantire la libertà di migrare. Ma allo stesso tempo anche – e soprattutto nel momento in cui i cambiamenti climatici, le emergenze politiche, sociali ed economiche provocano flussi forzati – il diritto di restare nel proprio Paese.

Leggi un estratto.

«Il nostro libro nasce da un’insoddisfazione riguardo al dibattito pubblico, in cui vediamo i commentatori trattare l’emigrazione come qualcosa di inaspettato, con stupore, quasi fosse un fenomeno contingente da affrontare come un’emergenza. Non ha alcun senso. Ed è sbagliato non solo sul piano politico ma anche scientifico» (Telmo Pievani su «Left»).

«L’aspetto che piú mi ha colpito di questo saggio: l’approccio basato sull’incrocio di autentiche competenze» (Marco Malvaldi, «Tuttolibri – La Stampa»).

«Un contributo prezioso. Un denso libretto che propone un esercizio di lungimiranza. Lungimiranza: cioè sguardo da lontano, che punta lontano» (Mario Barenghi, «Doppiozero»).

Telmo Pievani racconta Libertà di migrare su Rai Cultura:

Il libro è stato presentato nella sala Aldo Moro della Camera dei deputati.