Sergio LuzzattoI bambini di Moshe

16+

Sopravvivere alla Shoah e alla follia omicida del nazismo non è cosa da bambini. Eppure, grazie a Moshe Zeiri, settecento di loro ci riuscirono.

Falegname per formazione, teatrante per vocazione, Moshe è un giovane ebreo della Galizia orientale. Immigrato in Palestina negli anni Trenta, fra il 1944 e il 1945 risale l’Italia come soldato volontario nel Genio britannico per cercare di salvare il salvabile. Se non la civiltà yiddish irrimediabilmente distrutta, almeno gli ultimi resti del popolo sterminato.

E lo fa proprio a partire dai piú piccoli, gli orfani della Shoah, tragicamente privati di una famiglia, di una casa, di una lingua. Irreparabilmente derubati di ogni loro passato, circa settecento giovanissimi polacchi, ungheresi, russi e romeni, profughi dopo il 1945 tra le montagne di Selvino, nella Bergamasca, vedono dischiudersi la prospettiva di un futuro.

Ponendosi alla guida di questi bambini, Moshe li organizza a Selvino in una sorta di orfanotrofio, e attraverso l’educazione sionista li prepara a una seconda vita, aiutandoli a salpare clandestinamente per la Terra Promessa.

Una storia tragica rimasta sepolta per decenni, un’odissea di lutto e di riscatto, dai confini tanto larghi quanto l’intera storia degli ebrei sommersi e degli ebrei salvati.

Leggi un estratto.

 

Alcune fotografie presenti all’interno del volume:

«Storia di vita, ma anche storia del coraggio di chi sa come superare ogni ostacolo per riaffermare un principio d’umanità». (Corrado Augias, «la Repubblica»).

«Una storia che piú triste e gioiosa, piú strana e piú bella non si può» (Elena Loewenthal, «La Stampa»).

«Un racconto di vita, di morte, di vita» (Giulio Busi, «il Sole 24 ore»).

«Appassionante e sconvolgente» (Pierluigi Battista, «il Corriere della Sera»).

«Una storia che non si dimentica» (Sabina Minardi, «L’Espresso»).

«Una vicenda grandiosa e tragica» (Lorenzo Guadagnucci, «La Nazione»).

Su «Historia Ludens» un esempio di EAS (Episodio di Apprendimento Situato) a partire da I bambini di Moshe, realizzato dalla docente Enrica Bricchetto.

Sergio Luzzatto è stato ospite a Quante storie:

L’autore parla del libro a Fahrenheit:

Alla vicenda di Moshe Zeiri e dei bambini sopravvissuti, si è ispirato il regista Michele Soavi per la fiction Rai La guerra è finita.