Benni, Crichton, Dahl, Ende, Lodoli e altriCompagni di scuola

Elena Tamborrino (Maglie)

La scuola è un banco di prova non solo per sperimentare saperi e metodi di insegnamento e di studio, ma anche – e forse soprattutto – per testare le relazioni umane.

Lo dimostrano i diciannove racconti di questo volume curato da Fabiano Massimi, che ha raccolto intorno a tre aspetti dello stare a scuola, diversi autori di diverse epoche e ambienti: le sezioni in cui è strutturato sono infatti tre e trattano rispettivamente storie di nemici, di amici e di altre scuole.

Nella sezione «Nemici» che apre il volume, troviamo racconti che si collocano tra la scrittura umoristica di Stefano Benni e gli enigmi tenebrosi di Edgar Allan Poe, in cui si intrecciano mistero e nonnismo, frustrazioni e rivalità destinate a sciogliersi con l’età, nel momento in cui i protagonisti acquistano distanza temporale dai fatti narrati, e tuttavia ben presenti nel ricordo. Ritroviamo nel racconto Sui banchi del ginnasio di Edmondo De Amicis, l’ambizioso Derossi del libro Cuore, il più bravo e il più bello, al ginnasio insidiato dal rivale Carpini. In Il rinoceronte di Marco Lodoli leggiamo la storia di una professoressa che, allo scoprire come i suoi alunni si prendano gioco di lei paragonandola per la sua mole sgraziata a un rinoceronte appunto, entra in un tunnel depressivo che le toglie ogni entusiasmo verso il suo lavoro, prima tanto amato. Non manca, nel racconto di Roald Dahl Il comandone, la ricostruzione attenta dell’impiegato Perkins delle angherie subite in collegio da parte del bullo Foxley, peggior incubo dei suoi anni di studente, determinata da un fortuito incontro sul treno di ogni giorno e da un’impressionante somiglianza con quel ragazzo malvagio e arrogante.

La sezione «Amici» si apre con due brevi pagine di Anna Frank, datate 11 agosto 1943: la ragazzina, al suo primo giorno di liceo, si sente disorientata tra nuovi compagni di scuola che non conosce e chiede che la sua amica Lies sia spostata nella sua stessa classe, provenendo da una diversa sezione, in modo da sentirsi rinfrancata e incoraggiata ad affrontare di buon animo il nuovo anno scolastico. Si tratta di dinamiche ancora ben salde nella scuola di oggi, dove si tende ad aggregare i ragazzi delle classi iniziali che hanno la medesima provenienza, in modo che si sentano rassicurati da presenze conosciute, in attesa delle nuove amicizie che certamente faranno tra i nuovi compagni. In questo segmento del volume si narra di straordinari legami che si mantengono nel tempo, anche quando i ruoli nella vita cambiano, come nel racconto di Maria Messina Compagne di scuola del 1921, in cui Geniuzza e Masina si ritrovano a essere la prima al servizio della famiglia dell’altra, dopo aver dovuto interrompere gli studi. Matilde Serao, nel suo Scuola Normale femminile, descrive le personalità, le attitudini, le insolenze e i timori di un gruppo di allieve, che tanto hanno in comune con gli alunni di ogni tempo, alla ricerca di una giustificazione per una lezione non studiata o alle prese con uno studio mnemonico verso cui nutrire insofferenza, nella consapevolezza che non sia il metodo più efficace per imparare e tuttavia costantemente adottato. Nella miscellanea si propongono anche autori che rappresentano pagine particolari della nostra storia letteraria, come Carlo Dossi, uno degli esponenti di maggior spicco della Scapigliatura milanese: lo scrittore racconta dell’atteggiamento possessivo di un padre che, rimasto vedovo, costringe la figlia a rinunciare alla realizzazione piena nella professione di insegnante di inglese e anche all’amore, salvo l’intelligente espediente a cui la giovane e il suo amato ricorrono.

Chiude la raccolta la sezione «Altre scuole»: le magie insegnate e imparate dai gemelli Mali e Mug nella scuola «speciale» narrate da Michael Ende, il realismo un po’ lugubre di Michael Crichton che racconta delle lezioni di anatomia nel suo primo anno di studi di Medicina e Chirurgia, la scuola di vita frequentata da Lynn Barber – tra famiglia e una relazione sentimentale finita male – e che la giornalista e scrittrice riversa nel racconto La mia dura lezione d’amore e di vita (An Education), ispirando successivamente Nick Hornby che ha scritto la sceneggiatura del film An Education di Lone Scherfing (2009), presentano modi diversi di intendere la scuola, non solo luogo concreto in cui si trasmettono conoscenze, ma anche palestra di vita in cui imparare a gestire emozioni, dolori, paure.

In conclusione, questi racconti sulla scuola, sull’istruzione e sui legami che si instaurano tra alunni e tra docenti e discenti, di autori tanto diversi, ambientati in tempi tanto distanti gli uni dagli altri, raccontano una scuola che presenta comportamenti, desideri, aspirazioni, difficoltà e sentimenti che si tramandano nel tempo.

Elena Tamborrino insegna italiano e storia all’IISS A. Cezzi De Castro Moro di Maglie (Le).